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Sabato 27 Agosto 2016 ho avuto l’onore di poter celebrare un unione civile.
Finalmente anche nella nostra Valcamonica abbiamo contribuito a cambiare la nostra Italia, perchè la costituzione di una nuova famiglia, se sana, rappresenta per l’Italia intera un accrescimento.
Posto qui il mio discorso che ho tenuto un’attimo prima di iniziare la celebrazione:
Oggi siamo qui tutti riuniti per celebrare l’unione civile di una coppia che attende questo momento da 11 anni.
Quello che stiamo celebrando oggi non è però solo un momento di gioia e di crescita per V. e L.
I futuri sposi me lo concedano: è un momento di gioia ed emozione per tutti noi. Oggi si celebra la costituzione di una nuova famiglia, cosa già di per sé di enorme importanza, ma non è solamente questo; non è solo una semplice pratica burocratica per sancire davanti alla legge e allo stato ciò che la coppia è da anni, e anche questa non è cosa da poco poiché non scontata solamente sei mesi fa; oggi è un momento di crescita per tutta la nostra comunità. Ogni celebrazione di un unione civile è a mio avviso la dimostrazione che l’amore vince su tutto, che anche l’Italia ha fatto un passo avanti verso una maggiore equità e rispetto di tutti i cittadini. E più diritti per qualcuno, significa più diritti per tutti.Come ho già pubblicamente dichiarato in passato, sono un po’ rammaricato nel non poter chiamare ufficialmente quello che oggi stiamo celebrando “MATRIMONIO” poiché il parlamento ha voluto creare una distinzione simbolica tra un unione di due persone dello stesso sesso e l’unione di una coppia eterosessuale. Mi sento ferito perché sono obbligato, per legge, a trattare in maniera diversa Valter e Luigi rispetto a come tratterei una coppia eterosessuale. Questo mi ferisce nel profondo e sporca, e macchia a mio avviso anche la fascia che in questo momento, con tanto orgoglio, indosso.
Credo fortemente, come Sindaco e come Uomo, che non stiamo rispettando a pieno la nostra bellissima Costituzione, che imporrebbe per mia, ma non solo mia, interpretazione un matrimonio egualitario.Per cercare di rimediare a questa, io spero temporanea, disparità di trattamento il Comune di Braone, fortunatamente ben accompagnato da TANTI comuni in tutta Italia, ha deciso che per quanto riguarda il potere regolamentare di un Comune, un Unione Civile DEVE essere trattata al pari di un Matrimonio. E per questo ringrazio, come Sindaco, come amico e come cittadino, l’intero consiglio comunale di Braone che all’unanimità ha intrapreso questa strada.
Non credo quindi che oggi sia solamente una giornata importante per questa costituenda famiglia: è una giornata importante per me, per tutti noi, per tutta la comunità di Braone e per tutti quelli che, a causa dell’ignoranza e della cattiveria che alcuni sono in grado di esprimere, si sentono soli o “fuori luogo”. Spero di cuore che questa giornata sia una BELLA giornata per V. e L. e possa essere d’aiuto a tutti quelli che ne hanno bisogno affinché sappiano che se sino a ieri erano realmente con meno diritti, da oggi le cose sono cambiate.
Ringrazio, emozionato e commosso, V. e L. per aver scelto di condividere con la nostra comunità questa giornata e voglio che sappiano che per loro le porte del nostro paese sono sempre aperte.
Nei giorni successivi davvero tante persone mi hanno fermato per strada per sottolineare il loro appoggio al mio impegno verso le unioni civili, in alcuni casi anche persone che si dichiaravano sino a poco prima “non d’accordo”, ma che analizzando la questione si sono rese conto che la loro era una semplice “paura del diverso, del nuovo”.
Credo sia illusorio pensare che la popolazione italiana, e pure quella camuna, si sia evoluta a tal punto da avere un atteggiamento inclusivo verso la comunità LGBT al pari della percentuale delle persone che mi hanno dimostrato supporto (tante) e quelle che hanno espresso critiche (davvero poche), perchè mi rendo conto che esporsi nei miei confronti, ma in generale anche in paese e in valle, contro la mia posizione potrebbe essere visto come un attacco personale dei miei confronti e questo probabilmente limita un po’ la libertà di espressione di alcuni. Ma non dovrebbe essere così, chiedo a chiunque di esprimere la propria opinione in materia, ovviamente però chiedo che venga fatto in maniera civile ed argomentando, senza parlare a slogan.
Riporto qui poi la rassegna stampa sulla giornata:
Articolo del Bresciaoggi:




Ho aggiornato con un’altro articolo di un giornale bergamasco
Aggiornato anche con il link del Giorno.it