Dopo lungo meditare ho deciso di candidarmi. Sì, la notte del 23 Dicembre ho spedito la mia proposta di candidature per le politiche 2013, Camera dei Deputati ovviamente, tramite il sito dell’Italia Dei Valori, che come promesso ha concesso a chiunque di proporsi come possibile candidato. Bhe, non proprio chiunque chiunque, almeno due paletti ci sono: non aver riportato condanne in sede penale o non avere carichi pendenti e condividere i punti programmatici proposti dal partito per la futura legislatura.
Italia dei Valori ha poi deciso di aderire ad un progetto più grande, da un respiro più grande: una coalizione di partiti (tra cui Italia dei Valori e la sinistra esterna al parlamento) e movimenti (come il movimento arancione di De Magistris): Rivoluzione Civile, che propone Ingroia come candidato Premier.
Il manifesto di Rivoluzione Civile non si discosta molto da quello, più corposo, di IDV, e ritengo interessante la volontà di coinvolgere una larga fetta di “società civile” nel progetto politico così delineato. Quindi la mia candidatura è sicuramente adeguata, anzi, forse ancora con più senso, anche all’interno di Rivoluzione Civile.
Ho deciso di proporre la mia candidatura perché credo che possa contribuire anche io, assieme a molti altri giovani che spero popoleranno dal 2013 il Parlamento italiano, a far crescere e ripartire la Nostra Italia. Ritengo che come Sindaco abbia potuto vivere un esperienza straordinaria: amministrare un piccolo comune di montagna. Questo ha sicuramente fatto crescere in me un’esperienza che solo un Sindaco di un piccolo comune può accumulare: un concentrato di vita quotidiana, in mezzo alla gente, a contatto con le difficoltà quotidiane, acutizzate in un comune di montagna che tra mille difficoltà cerca di dare il meglio di se e peggiorate dalla crisi che sta complicando le cose un po’ in tutto il mondo. Sicuramente nei prossimi anni il futuro Parlamento dovrà affrontare dei temi importanti, primo fra tutti la ricrescita, ma sicuramente anche una riforma dell’apparato della pubblica amministrazione. Entrambi temi a me cari: come giovane ritengo di vitale importanza una ripresa del “sistema Italia”, e come giovane probabilmente potrei avere quello spirito di iniziativa che non si è visto nei politici degli ultimi anni. Come Sindaco vedo con molta preoccupazione alcune scelte fatte dai precedenti governi, che hanno riversato anche sugli amministratori dei comuni (Sindaci, assessori, consiglieri) le responsabilità degli sprechi nella politica; sono convinto che gli sprechi vadano individuati altrove, non certo nei 6mila euro LORDI che la giunta di un piccolo comune costa, ma che garantisce il lavoro SODO di più persone per far funzionare la macchina amministrativa. Sono però convinto che sia corretto riformare un po’ tutta l’amministrazione pubblica, anche nel caso dei piccoli comuni; non sono favorevole all’accorpamento forzato dei comuni “polvere”, come qualcuno ha paventato, ma sono decisamente a favore all’obbligo di consorziare i servizi per abbassare i costi ed ottimizzare i servizi stessi. Penso che potrei essere utile in questi processi, conoscendo, almeno per quanto mi è stato concesso imparare in questi 4 anni, alcuni degli aspetti della vita amministrativa, dei punti deboli dei comuni più piccoli e delle potenzialità e grande valore che risiede in queste piccole comunità. Pecco di presunzione? Forse… ma a vedere alcuni dei personaggi che in questi ultimi vent’anni hanno popolato il nostro Parlamento ha decisamente contribuito a farmi credere che qualcosa di buono lo potrei fare. E diciamocelo sinceramente, tutti parliamo di rinnovamento della classe dirigente, ma se poi le persone che vediamo seduti nei due emicicli del nostro Parlamento sono sempre gli stessi, non so quale cambiamento possa avvenire… Quindi mi metto in gioco. Credo di poter dare qualcosa per il nostro Paese, e garantisco il massimo impegno in caso di elezione. Non smetterei certo di interessarmi dell mio paese, Braone (il mio mandato andrà a scadenza nella primavera del 2014), e il mio cuore rimarrebbe sicuramente almeno in parte in Valle Camonica. Ma vorrei provare a fare di più, a dare di più. E sicuramente un’esperienza in Parlamento potrebbe dare a me molto, sicuramente contribuirebbe a farmi crescere, ad imparare cose nuove, a vivere situazioni e vissuti che non potrei provare altrimenti. E garantisco che farei fruttare al meglio questi talenti che potrebbero essermi concessi, probabilmente per tornare a contribuire a far crescere il mio paese e la mia comunità.
Certo, la mia posizione in lista (41° in Lombardia 2) non può essere che una semplice candidatura di testimonianza. Ma ho voluto comunque mettermi in gioco, dire “Io ci sono”. E per testimoniare sin da subito un “nuovo modo” di fare politica, ho aderito alla campagna “Senza Corruzione – Riparte il Futuro”, diventando un “Candidato Trasparente”.
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